Il CSCS, Centro Sociale Culturale Sardo, è questa la sua denominazione, è presente a Milano da oltre quarant'anni. Riconosciuto dalla Regione Sarda e dalla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, ha accompagnato, fin dagli anni 60, il processo di integrazione sociale e culturale dei sardi nella città e nella provincia di Milano.
Esistevano allora a Milano diverse rappresentanze della Comunità Sarda, diversi Circoli.
C’era stata un’esperienza in Via San Maurilio che era un punto di riferimento di questa forte presenza emigratoria di quegli anni, presenza difficilmente integrabile. Era stato Gerolamo Peretti fautore di questa impresa a costituire un luogo di aggregazione per coloro che avevano dovuto lasciare la Sardegna per necessità, per cercare lavoro e che si trovavano soli, che vivevano un fatto tragico come “su disterru”, che dovevano lenire la lacerazione del distacco dalla propria famiglia, dalla propria terra.
In quegli anni dove fu protagonista la grande emigrazione del Sud e delle Isole e dove furono protagonisti anche i movimenti studenteschi, gli intellettuali, non solo in Italia, fu proprio il “Ce.co.mes” (Centro comunitario emigrati sardi), il luogo di prima assistenza materiale e morale, informativo di avvio al lavoro per i nostri emigrati.
Vi aderirono studenti, intellettuali, operai, artigiani, piccoli commercianti. Fu anche un luogo di passioni politiche e sociali.
C’era buona parte del movimento studentesco e in questa tumultuosa esperienza si staccò una costola che diede vita ad un altro Circolo sardo. Poi, nella seconda metà degli anni ’70 si sentì forte l’esigenza di dare una svolta, di creare nuove modalità di gestione, di dare un’impronta e soprattutto si sentì l’esigenza di unire forze ed energie.
Era nata nel frattempo un’altra aggregazione di sardi, quella del Circolo Sardegna di Via de Amicis, di cui era stato promotore Benito Licheri.
Ci si trovò così ad avere nella stessa città la presenza di ben tre Circoli sardi anche se il Ce.co.mes. continuava ad essere l’unico riconosciuto dalla Regione Sarda.
Questa suddivisione non era propizia per tutti, si sentiva l’esigenza dell’unificazione dei tre sodalizi e l’impulso lo diede la neonata Lega dei Circoli Sardi e fu così che dalla fusione del Ce.co.mes con il suo presidente Pietro Ibba e dal Circolo Sardegna con il suo presidente Benito Licheri, nacque il CSCS - Centro Sociale Culturale Sardo con sede in Via Ugo Foscolo alla cui presidenza fu nominata Gabriella Carta.
Il CSCS rinnovato, rifletteva le nuove esigenze della sua base sociale, ne proiettava un’altra immagine, rappresentava i sardi di Milano che si erano saputi conquistare stima nelle loro professioni, che avevano dimostrato e fatto sentire la loro presenza positiva, la loro operosità, il loro talento.
Dopo Gabriella Carta, negli Anni successivi sono stati nominati presidenti Giorgio Pisano, e successivamente Tonino Mulas fino agli inizi del ’93. Dal ‘93 al 2000 Pierangela Abis, dal 2001 a Maggio 2003 Giorgio Pisano, dal Giugno 2003 al maggio 2016 ancora Pierangela Abis, ed infine, dallo stesso maggio 2016 Giovanni Cervo, attuale presidente.
Dal marzo 2010 la sede del CSCS è stata trasferita da quella storica di via Ugo Foscolo, 3 (occupata per oltre 30 anni) al Piazzale Santorre di Santarosa 10.
Nel primo decennio storico l’attività sociale e di aggregazione era stata prevalente, ma con azioni altamente significative come ad esempio i corsi delle 150 ore all’interno del circolo.
Oggi, invece, è prevalente l’attività socio-culturale, mentre risulta meno accentuato il bisogno di semplice aggregazione.
L’attività del CSCS travalica l’interesse di una comunità etnica per la propria terra d’origine nella quale però mantiene nel tempo salde radici, per aprirsi alla Città di Milano ai suoi molteplici interessi.
Oggi ha circa 2400 iscritti storici, con una media annuale di rinnovo tessere dalle 700 alle 1000 e con circa il 50% degli iscritti non di origine sarda.
Ciò vuol dire che i Milanesi ci amano e che è amata anche, e soprattutto, la Sardegna.
Il Centro, con gli oltre quarant'anni di attività, nel terzo millennio, può fare un bilancio positivo per la qualità delle sue manifestazioni e per l’attività culturale ad ampio raggio, che vede proporre dalle 20 alle 30 manifestazioni ogni anno.
I temi affrontati nelle manifestazioni, oltre quelli specifici riguardanti la Sardegna, investono i campi dell’archeologia, della poesia, della letteratura, della musica, del teatro, dell’arte, dei convegni e dibattiti su importanti temi come l’ambiente, l’economia e altri problemi di primaria importanza per la Sardegna.
Svolge, ancora, attività di dibattito e convegni sulle malattie endemiche dell’Isola (come la talassemia) e un servizio di consulenza turistica oltre che bigliettazione marittima ed aerea per i soci che hanno come meta la Sardegna.
All’interno si sono tenuti anche corsi di teatro, di musica, di scrittura creativa, di ballo, di economia, di storia, visite culturali, e corsi d’inglese.
Per oltre 20 anni ha operato in associazione un gruppo teatrale formato da soci denominato “Meda Modos” che ha portato in giro per l’italia spettacoli “in limba” rispettando le diversificazioni linguistiche di tutti i paesi della Sardegna. E’ attualmente in atto la proposta di ricostituzione di un rinnovato gruppo teatrale che ricalchi i prestigiosi passi dei “Meda Modos”.
Oggi il CSCS, è aderente al progetto denominato “Sarda Tellus” con l’impegno di promuovere azioni attive e divulgative nel settore eno-gastronomico per la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici della Sardegna presso i suoi soci e gli amici simpatizzanti.